Le calzature antinfortunistiche sono fondamentali per garantire la sicurezza dei lavoratori in molti settori e vengono classificate secondo vari criteri per rispondere alle diverse esigenze professionali. Questo sistema di classificazione tiene conto del materiale, del livello di protezione offerto e delle norme tecniche di riferimento, in modo che ogni lavoratore possa scegliere la scarpa più adatta alla sua mansione.

Classificazione Principale

Le scarpe antinfortunistiche si dividono in due classi principali in base al materiale utilizzato:

  1. Classe I: Comprende le calzature in cuoio o altri materiali (escludendo gomma e polimeri). Questi modelli sono ideali per settori dove è necessario combinare protezione e traspirabilità, spesso preferiti in contesti meno umidi o dove è richiesta una maggiore flessibilità.
  2. Classe II: Include calzature interamente realizzate in gomma o polimeri. Questa classe è particolarmente indicata per ambienti in cui c’è un contatto frequente con acqua o sostanze chimiche, offrendo resistenza e impermeabilità.

Requisiti di Base

Le calzature antinfortunistiche si suddividono ulteriormente in tre categorie, ciascuna conforme a specifiche norme tecniche che ne determinano il livello di protezione:

  • Calzature di Sicurezza (Safety – S): Queste scarpe devono essere dotate di un puntale resistente a urti fino a 200 Joule e a compressioni fino a 15 kN, secondo la norma UNI EN ISO 20345:2022. Sono adatte a contesti lavorativi ad alto rischio di impatto fisico.
  • Calzature di Protezione (Protective – P): Offrono un livello di protezione inferiore, con puntali che resistono a urti fino a 100 Joule e a compressioni fino a 10 kN, secondo la norma UNI EN ISO 20346:2022.
  • Calzature da Lavoro (Occupational – O): Queste non sono dotate di puntale protettivo e sono regolamentate dalla norma UNI EN ISO 20347:2022. Sono pensate per contesti lavorativi dove non vi è rischio di schiacciamento della punta del piede.

Normative Tecniche

Le normative sono essenziali per stabilire gli standard di sicurezza che ogni calzatura deve rispettare:

  • EN ISO 20344: Definisce i metodi di verifica e il livello di protezione delle scarpe.
  • EN ISO 20345: Regola le calzature con puntale rigido, capaci di resistere a impatti di 200 Joule.
  • EN ISO 20346: Definisce le calzature con puntale meno resistente (100 Joule).
  • EN ISO 20347: Per scarpe da lavoro senza puntale, utilizzate in ambienti a basso rischio di schiacciamento.

Categorizzazione delle Scarpe Antinfortunistiche

Oltre alla classificazione per materiale e requisiti di base, le calzature sono suddivise in diverse tipologie identificate da sigle che aiutano a capire il livello di protezione offerto. Vediamo alcune delle più comuni:

  • SB: Le scarpe SB sono progettate per ambienti a basso rischio, come l’industria alimentare e farmaceutica. Sono dotate di puntale protettivo ma privilegiano leggerezza e flessibilità, senza lamina antiperforazione. Hanno buone proprietà antiscivolo.
  • S1: Utilizzate da artigiani, elettricisti e tecnici, le scarpe S1 rappresentano il giusto compromesso tra sicurezza e comfort. Hanno tutte le caratteristiche delle SB, ma con il tallone chiuso e una suola antishock. Se contrassegnate come S1P, dispongono anche di lamina antiperforazione, proteggendo da oggetti appuntiti presenti sul terreno.
  • S2: Indicate per settori come l’alimentare, le scarpe S2 aggiungono l’impermeabilità della tomaia, rendendole adatte a contesti umidi o esterni, sebbene non siano dotate di lamina antiperforazione.
  • S3: Queste calzature sono tra le più complete, con tutte le caratteristiche delle S2, integrate da suola antiperforazione. Sono ideali per operai, agricoltori e artigiani che lavorano in ambienti esterni con alto rischio di presenza di liquidi e oggetti taglienti. Alcuni modelli includono caratteristiche come SRC (resistenza allo scivolamento su varie superfici) o CI (isolamento dal freddo), rendendole perfette anche per l’inverno.
  • S4 e S5: Sono calzature a stivale, realizzate in gomma o PVC, ideali per chi lavora in ambienti a contatto costante con acqua, come impianti di lavaggio o aziende zootecniche. Le S5 includono anche la lamina antiperforazione, mentre le S4 ne sono sprovviste.
  • S6 e S7: Queste categorie, introdotte dalla norma EN 20345:2022, offrono una protezione avanzata per operai in settori industriali o forestali ad alto rischio. Le S6 combinano impermeabilità e proprietà antiscivolo, mentre le S7 aggiungono la lamina antiperforazione e una suola con rilievi per migliorare la sicurezza.

Sigle Supplementari

Esistono poi ulteriori sigle che indicano specifiche proprietà delle calzature:

  • P: resistenza alla perforazione.
  • WR: resistenza all’acqua.
  • CI: isolamento dal freddo.
  • SRC: resistenza allo scivolamento su ceramica con glicerina.
  • HRO: resistenza al contatto con il calore.

Scarpe Antinfortunistiche Invernali ed Estive

Le calzature antinfortunistiche sono progettate anche in base alla stagione di utilizzo. Le scarpe invernali, come alcuni modelli S3, sono dotate di materiali tecnici che garantiscono isolamento termico, mantenendo il piede caldo e asciutto anche a basse temperature. Al contrario, le scarpe estive, spesso realizzate con tomaia in pelle scamosciata e suola in poliuretano, offrono maggiore traspirabilità e riducono la sensazione di calore durante i mesi più caldi.

Scarpe Antinfortunistiche Uomo e Donna

Le differenze di genere sono sempre più considerate dai produttori di calzature antinfortunistiche. Le scarpe da donna, ad esempio, sono progettate per adattarsi meglio alla morfologia femminile, con una pianta più stretta, un peso ridotto e taglie più specifiche, senza compromessi sulla sicurezza.

Consigli per la Scelta e la Manutenzione

Per garantire massima sicurezza e comfort, è importante scegliere calzature che si adattino alla forma del piede e alla tipologia di lavoro. Un altro consiglio riguarda l’uso di calzini tecnici, progettati appositamente per migliorare il comfort e la protezione. Inoltre, è consigliabile sostituire le scarpe ogni 6-12 mesi o quando si notano segni evidenti di usura.

Conclusione Conoscere le varie classificazioni, normative e sigle è essenziale per scegliere le scarpe antinfortunistiche più adatte. È fondamentale prestare attenzione sia alla sicurezza che al comfort, poiché una scelta errata potrebbe comportare non solo disagi, ma anche rischi per la salute e la sicurezza del lavoratore.